La riforma del Codice della strada sarà ufficialmente legge. La nuova normativa dovrebbe entrare in vigore intorno alla metà di dicembre.
Di seguito trovate le nuove misure di rilievo introdotte nel nuovo Codice della strada, e alcune differenze rispetto alla previgente disciplina:
Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Con la nuova riforma, chi viene colto alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti può andare incontro alla revoca della patente fino a tre anni. Inoltre, a differenza della passata disciplina, non sarà più necessario che venga provato lo stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che la sostanza venga trovata nel sangue. Ciò significa che anche chi si pone alla guida del mezzo giorni dopo aver assunto sostanze stupefacenti, corre il rischio di vedersi elevare la sanzione.
Guida sotto l’influenza dell’alcol.
Su questo fronte, sono state introdotte norme di maggior rigore nei confronti di chi – già condannato per guida in stato di ebrezza – venga nuovamente colto alla guida in stato di ebrietà con tasso alcolemico ricompreso tra 0,5 e 1,5 g/l. Il recidivo, in questo caso, dovrà rispettare lo 0 come nuovo limite e le pene previste sono aumentate di un terzo. Inoltre, sempre con riguardo ai recidivi, sarà imposto l’obbligo di installare in auto – e a proprie spese – il sistema “alcolock”: si tratta di un etilometro da auto che impedisce l’accensione dell’autovettura se il tasso alcolemico è superiore allo zero.
Infine, in tutte le ipotesi di guida in stato di ebrezza è prevista la decurtazione di nr. 10 punti sulla patente.
Telefono cellulare e guida.
Di importante rilievo è anche l’inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi venga sorpreso a far uso, durante la guida, del telefono cellulare. In particolare, il trasgressore va incontro ad una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1000 euro (da 350 a 1400 euro per i recidivi) e alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente, da 15 giorni a 2 mesi, che diventano 3 nei casi di recidiva riscontrati entro due anni. Una novità di non poco momento è rappresentata dall’introduzione della “sospensione breve della patente correlata al punteggio” (cd. sospensione breve). In sostanza, al conducente sorpreso a utilizzare lo smartphone verrà sospesa la patente già alla prima infrazione e la durata della sospensione varierà in base numero di punti posseduti dal trasgressore al momento dell’accertamento:
– per un periodo di sette giorni, nel caso risulti in possesso di punti patente inferiori a 20 ma superiori a 10;
– per un periodo di 15 giorni, nel caso risulti in possesso di punti patente inferiori ai 10.
I predetti termini vengono, poi, raddoppiati nel caso in cui, a causa dell’utilizzo del telefonino, il conducente trasgressore provochi un incidente stradale o mandi fuori strada un altro veicolo.
Abbandono di animali.
Con la novella legislativa si è inteso altresì inasprire le pene nei confronti di chi si rende responsabile del reato di abbandono di animali. Si è, invero, previsto l’aumento di un terzo della pena se l’abbandono avviene su strada (o nelle relative pertinenze) e la sospensione della patente di guida da 6 mesi ad 1 anno. Nel caso, invece, in cui all’abbandono consegua un incidente stradale con morti, feriti o lesioni personali, si rischia una pena fino a 7 anni di carcere.
Limitazioni per i neopatentati.
Con la nuova normativa sale da 1 a 3 anni il divieto di guida delle auto di grossa cilindrata per i neopatentati. Viene infatti previsto che, per i primi tre anni dal conseguimento della patente B, non è consentita la guida di veicoli con potenza superiore a 75 kW/t (105 kW per i veicoli elettrici). Di contro, rispetto alla previgente disciplina – la quale stabiliva il limite massimo in 55 kW/t – i neopatentati potranno guidare veicoli più potenti già dal primo anno.
Importanti novità riguardano il foglio rosa. Chi lo avrà ottenuto potrà esercitarsi con qualunque persona che abbia i requisiti necessari al suo fianco solo dopo aver effettuato esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizioni di visione notturna, con un istruttore abilitato e autorizzato di un’autoscuola.
Solo dopo un numero minimo di ore di esercitazione, che dovranno essere stabilite dal ministero dei Trasporti, l’autoscuola rilascerà un’apposita certificazione. Chi non avrà la certificazione rischia una multa da 430 a 1.731 euro, sanzione che si applicherà anche alla persona che funge da istruttore.
Biciclette e monopattini.
La nuova riforma prevede maggiori tutele per i ciclisti. Invero, scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere almeno un metro e mezzo di distanza al momento del sorpasso di una bicicletta.
Al contrario, i monopattini dovranno obbligatoriamente possedere:
– targa;
– casco;
– luci di segnalazione di svolta e di freno;
– assicurazione.
Le sanzioni per chi circola sprovvisto di assicurazione variano da 100 a 400 euro; mentre, per chi circola con un monopattino sprovvisto degli indicatori luminosi di svolta e di freno, la sanzione prevista va da 200 a 800 euro.
Infine, con la nuova riforma, i monopattini possono circolare esclusivamente su strade urbane con limiti di velocità non superiore a 50 km/h e non più piste ciclabili e isole pedonali.